Il laghetto

Nell´angolo più ombreggiato, a ridosso delle robinie e del boschetto di castani abbiamo scavato un piccolo specchio d´aqcua a forma di fagiolo. Faceva parte integrante del progetto didattico per i più piccini; un laghetto in cui veder nuotare a corta distanza Germani Reali, pesci da Lambro e crescere piante lacustri provenienti da ambienti prealpini Lombardi, ninfee tipiche dei laghetti Brianzoli in una cornice di fiorellini da campo, di cespugli di erica e lunghi gambi di candide calle. Uno spettacolo di verde e di colori inseguono e susseguono dal tardo inverno a fine autunno ma che, ahinoi, fanno la gioia di troppe piccole manine che si divertono a cogliere i germogli appena spuntano per dar da mangiare ai pesci. E´ il fascino del laghetto, con le sue mille cose mai viste da occhietti di bambini nati in paese; bimbi a cui tutto quanto si perdona, perché il loro pernicioso stupirsi equivale al sottile piacere di essere riusciti a meravigliarli. Al di là di questo giochetto fra generazioni che inseguono ciascuna le proprie intime gioie, tuttavia, c´è ancora una volta la concretizzazione di un´idea giocata con precisione da specialisti. E´ notevole infatti come un numero ormai rilevante di anatre e di pesci appartenenti a specie diverse, viva e si riproduca in un habitat alimentato da un impianto di pompe che depurano e riciclano l´acqua sotto la supervisione di volontari che provvedono a periodici lavori di spurgo dei fondali e di pulizia dei filtri a garanzia della giusta ossigenazione dell´acqua..

Un angolo di parco, questo formato da voliere, laghetto, casetta per gli attrezzi, boschetto di castani e orto che è andato via via conquistando attenzione: da parte dei nonni e nonne che hanno buon gioco ad introdurre i nipotini a quel ´vissuto´ agricolo da cui provengono. Medesime impressioni si traggono dall´assiduità con cui proprio i nostri visitatori più piccini sono diventati puntuali habituès di quest´angolo di parco, ogni giorno diverso e sempre capace di qualcosa che lascia a bocca aperta.